Il ruolo degli educatori e delle educatrici è diventato sempre più importante all’interno della nostra società. Il motivo del successo di questa figura professionale sta nei moltissimi campi di applicazione in cui può trovare impiego.
La professione di educatrice socio-pedagogica è regolarmente riconosciuta dalla legislazione italiana dalla Legge n. 205 del 27 dicembre 2017. Il professionista, stando a quanto recita la legge in questione, può esercitare la professione a servizio di enti pubblici e privati, ma anche per cooperative sociali e associazioni.
Il riconoscimento della figura dell’educatore come professionista a tutti gli effetti è un’ottima notizia soprattutto per l’occupazione femminile. Infatti, nonostante i dati statistici sul lavoro femminile, questo è uno dei settori professionali che vede una maggiore presenza femminile rispetto a quella maschile.
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Educatrice socio-pedagogica: cosa fa e quali competenze deve avere
L’educatrice socio-pedagogica può trovare impiego in diverse realtà lavorative visto che si occupa, tra le altre cose, di risolvere e prevenire le situazioni di disagio psicosociale, oltre che di fare attività di mediazione familiare.
Gli sbocchi professionali, proprio per questo motivo, possono essere davvero molteplici.
Per quanto riguarda l’ambito scolastico, l’educatrice socio-pedagogica svolge le seguenti attività:
- organizzazione di attività psicopedagogiche e ricreative;
- supporto psicosociale;
- collaborazione con il corpo insegnante e con le diverse istituzioni.
Il lavoro dell’educatrice socio-pedagogica, oltre alle competenze che si apprendono durante il percorso di studi, richiede altre skills importanti.
Un’educatrice, infatti, deve essere in grado di saper ascoltare e comprendere gli altri.
È fondamentale anche saper interagire in maniera positiva e propositiva con gli interlocutori.
Qualità utili per svolgere la professione di educatrice sono l’avere una buona adattabilità a ogni situazione di lavoro, oltre che una costante autocritica e doti di problem solving.
È importante ovviamente essere empatici ed essere in grado di analizzare in maniera corretta i progressi della propria attività lavorativa.
Educatrice socio-pedagogica: gli sbocchi professionali
L’educatrice professionale, come detto, ha numerose opportunità lavorative per via dei numerosi settori in cui può trovare impiego.
Uno degli aspetti positivi di questa professione è che si può svolgere sia come libero professionista, collaborando ad esempio con organizzazioni e cooperative sociali, ma anche nel campo della sanità e delle istituzioni.
Il maggiore sbocco lavorativo per gli educatori è rappresentato dall’istituzione scolastica dove svolgono un’attività importante come sostegno a bambini affetti da autismo o con altri bisogni educativi speciali.
Il ruolo dell’educatore, all’interno della scuola, è di intermediario proprio tra il mondo scolastico e l’individuo per fare in modo che questi due mondi si incontrino con il massimo della sinergia possibile.
La formazione dell’educatrice socio-psicopedagogica
Il corso di Laurea che prepara alla professione di educatore socio-pedagogico è la Laurea Triennale in Scienze dell’educazione.
Nel corso di questo corso di laurea si apprendono le nozioni necessarie per analizzare e risolvere i bisogni educativi dei ragazzi e dei gruppi. Si apprende, inoltre, a progettare e realizzare i percorsi educativi e a individuare le problematiche educative.
Con il corso di laurea si ottengono nozioni fondamentali di psicologia, pedagogia, storia e sociologia. Nel caso in cui si voglia ottenere una maggiore specializzazione, si può conseguire una Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche per insegnare o dedicarsi ai bambini.