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Integratori per cavalli: quando servono e come scegliere quelli giusti

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Il concetto di alimentazione equina si è evoluto in modo straordinario negli ultimi decenni. Se un tempo l'attenzione era focalizzata quasi esclusivamente sulla fornitura di energia attraverso fieno e cereali, oggi la consapevolezza si è spostata su un piano molto più sofisticato: quello della nutrizione di precisione. I proprietari, i cavalieri e i veterinari sanno che per garantire a un cavallo una vita lunga, sana e performante, la dieta di base, per quanto eccellente, potrebbe non bastare. Esistono infatti innumerevoli variabili – dall'intensità del lavoro fisico alle condizioni ambientali, passando per le predisposizioni individuali – che creano fabbisogni nutrizionali specifici e spesso difficili da soddisfare con il solo mangime.

Alimentazione equina: da semplice nutrizione a strategia di benessere

Colmare queste lacune è diventata una priorità nella gestione moderna del cavallo. Non si tratta di aggiungere calorie, ma di fornire in modo mirato quei micronutrienti che fungono da catalizzatori per la salute. L'approccio corretto non è una supplementazione casuale, ma un supporto scientifico e ragionato. È proprio in questa logica che si inserisce la necessità di attingere a specifici mangimi per cavalli concepiti – come nel caso della linea Phytoformulavet di Rimosvet – per essere strumenti di alta precisione per sostenere l'organismo dove e quando serve di più. Questi prodotti non sono "extra", ma veri e propri alleati strategici per il benessere dell'animale.

Quando la dieta di base non basta: il ruolo degli integratori

Ma quando, esattamente, un cavallo ha bisogno di un'integrazione? I casi sono molteplici. L'esempio più lampante è quello del cavallo atleta. Lo sforzo fisico intenso aumenta esponenzialmente il fabbisogno di antiossidanti come la vitamina E e il selenio per contrastare i danni muscolari, di elettroliti per reintegrare i sali persi con la sudorazione e di precursori della cartilagine come glucosamina e condroitina per proteggere le articolazioni sottoposte a stress.

Un altro ambito critico è quello dell'allevamento. Una fattrice in gravidanza trasferisce enormi quantità di nutrienti al feto per il corretto sviluppo scheletrico e tissutale; una sua carenza di calcio, fosforo o rame può avere conseguenze permanenti sul puledro. A sua volta, il giovane cavallo in accrescimento ha bisogno di un apporto perfettamente bilanciato di proteine, minerali e vitamine per costruire una struttura solida e sana.

Esistono poi esigenze legate a problematiche specifiche. Un cavallo con zoccoli fragili e tendenti a sfaldarsi può beneficiare enormemente di un'integrazione a lungo termine con biotina, zinco e metionina. Un soggetto che vive prevalentemente in box e manifesta sensibilità a livello respiratorio può essere aiutato con prodotti a base di erbe balsamiche. Ancora, cavalli anziani o convalescenti possono aver bisogno di un supporto mirato per il sistema immunitario o per la funzionalità epatica.

Come scegliere l’integratore giusto: l’importanza della consulenza veterinaria

Una volta stabilita la necessità, come si sceglie il prodotto giusto? Questa è la fase più delicata. Il primo passo, non negoziabile, è consultare il proprio veterinario. Sarà lui, valutando lo stato di salute generale del cavallo e la sua dieta, a indicare se e quale integrazione sia opportuna. Il "fai da te", basato su consigli non professionali, è sempre sconsigliato e può portare a squilibri nutrizionali.

Il secondo passo è imparare a leggere l'etichetta. Un buon integratore deve avere un'etichetta chiara e trasparente, che indichi non solo gli ingredienti ma anche la loro concentrazione. È importante verificare l'apporto giornaliero del principio attivo che ci interessa e assicurarsi che sia in linea con le dosi raccomandate dalla ricerca scientifica.

La qualità e la biodisponibilità degli ingredienti sono fondamentali. Ad esempio, i minerali in forma "chelata" (legati a un amminoacido) sono generalmente più facili da assorbire per l'organismo del cavallo rispetto a quelli in forma inorganica. Infine, è saggio affidarsi ad aziende produttrici serie e conosciute, che investono in ricerca e sviluppo e possono garantire la qualità e la sicurezza delle materie prime, offrendo magari anche certificazioni specifiche, come quella "no doping" per i cavalli da competizione.

L'integrazione nutrizionale rappresenta oggi uno degli strumenti più efficaci a disposizione per personalizzare la cura del cavallo. Utilizzata con intelligenza e cognizione di causa, permette di ottimizzare la salute, prevenire le patologie e supportare l'animale in ogni fase della sua vita, aiutandolo a esprimere al massimo il suo potenziale di benessere.

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