Quanto si risparmia con la sigaretta elettronica? - - Look Out News

Quanto si risparmia con la sigaretta elettronica?

Alcuni anni fa si è imposto sul mercato un nuovo dispositivo per tutti coloro che desideravano rinunciare al vizio del fumo senza perderne il rituale e la gestualità: la sigaretta elettronica.

Da semplice mezzo per smettere di fumare, l’e-Cig ha presto riscosso una grandissima popolarità tra il pubblico, che se da un lato vedeva in essa un’alternativa salutare alle classiche sigarette, dall’altro ha iniziato praticare la cura e la manutenzione della sigaretta elettronica come un vero e proprio hobby.

L’offerta si è man mano diversificata, arrivando ad includere e-Cig di varie forme e dimensioni, con caratteristiche tecniche variabili da modello a modello. I benefici dello svapo sono tanti, ma c’è n’è che è sicuramente molto importante per molti svapatori: quello economico. Ma in che misura è possibile risparmiare denaro grazie a questa alternativa?

I danni del fumo

La sigaretta tradizionale sfrutta il processo di combustione del tabacco. Durante la combustione vengono bruciate sostanze altamente tossiche per l’organismo umano. Secondo Wikipedia il tabagismo è causa di numerose malattie quali:

  • carcinoma polmonare
  • carcinoma mammario
  • carcinoma della bocca
  • broncopneumopatia cronica ostruttiva
  • arteriosclerosi.

La sigaretta elettronica, al contrario, non impiega la combustione per vaporizzare l’e-liquid: chi svapa può ottenere un guadagno a livello di salute. I benefici della sigaretta elettronica non si limitano a migliorare la qualità della salute di chi la utilizza, ma si concretizzano, a lungo termine, in un notevole risparmio economico.

Sigaretta tradizionale: qualche numero sui costi

Fumare è un vizio che costa: questo è facilmente intuibile dai prezzi periodicamente in salita dei pacchetti di sigarette. Chi fuma spesso non si rende conto della spesa a cui si sottopone per assecondare un’abitudine dannosa per la sua salute.

In occasione della Giornata Mondiale contro il Fumo del 2019, la Fondazione Umberto Veronesi ha promosso una ricerca su 1500 fumatori italiani tra i 15 e 65 anni volta a comprenderne le abitudini di consumo di tabacco e la spesa da loro affrontata.

Dalla ricerca è emerso che il 37,8% degli intervistati dichiara di fumare almeno tre sigarette al giorno, mentre l’8,1% di farlo saltuariamente e fino a un massimo di due sigarette al giorno. La percentuale di uomini e di donne fumatori è rispettivamente del 42 e 35%; l’età di maggior consumo di tabacco è quella compresa tra i 45 e i 54 anni (47%).

In base alle risposte fornite dal campione di utenti, si è stimato che più di un terzo (34,1%) spende almeno 100€ al mese in sigarette, e che il 25,8% spende addirittura tra i 700 e i 1200€ l’anno.

Numeri impressionanti se si pensa che il fumo fa male alla salute. Ci si è interrogati quindi se ci fosse la possibilità di ottenere un adeguato risparmio con la sigaretta elettronica. Vediamo quali sono i costi di una normale e-Cig.

E-Cig: i costi per svapare

Valutare se ci sia o meno un effettivo risparmio attraverso l’utilizzo della sigaretta elettronica è una questione non facile da determinare a priori. In effetti esistono moltissimi tipi di dispositivi e-Cig, che variano in base alle esigenze dei vapers.

Dispositivi più sofisticati prevederanno prezzi più alti, ma per fare un confronto utile con la spesa che un normale fumatore sostiene annualmente si possono prendere in considerazione gli starter kit.

Gli starter kit sono sigarette elettroniche per principianti, che normalmente prevedono un ricambio delle varie componenti quasi nullo e che pertanto possono essere assunte a modello per il nostro confronto.

Tra gli starter kit abbiamo le Pod Mod, il cui prezzo si aggira intorno ai 20€ per una Mod basica, mentre si prevede un costo di 40/50€ per uno starter kit che comprenda box mod e atomizzatore.

Inoltre, per iniziare a svapare, c’è bisogno di acquistare il liquido base che verrà poi trasformato in vapore. Il costo di un flacone ammonta a 5/6€ al pezzo, e ogni confezione ha la durata di circa una settimana. Ciò vuol dire che la spesa per un mese è di circa 20€. In un anno chi fuma sigarette elettroniche avrà pagato una cifra di circa 240€. Con l’aggiunta del costo iniziale per l’acquisto del dispositivo si arriva a 260/280€. Una bella differenza con i 1200€ spesi dai fumatori tradizionali.

Ovviamente la frequenza con cui dovrà essere acquistato il liquido base varia dal tempo giornaliero di svapo e dalla modalità di svapo prescelta. Se si svapa praticando il tiro di guancia (modalità per cui il vapore viene fatto sostare in bocca prima di essere assunto nei polmoni) si consuma meno e-liquid, poiché la quantità di vapore prodotta non è molta.

Se si pratica il tiro di polmone (modalità preferita da molti vapers, in cui il vapore viene aspirato direttamente nei polmoni) il consumo di liquido base sarà maggiore. Il tiro di polmone, o cloud chasing, ha come obiettivo la creazione di dense nuvole di vapore, che sono diventate anche il simbolo dello svapo con sigaretta elettronica. Per produrre molto vapore, si dovrà volatizzare una quantità altrettanto ingente di liquido.

Quanto costano le parti della sigaretta elettronica?

Nell’ottica di dare un’informazione più completa riguardo a quanto ammonti il risparmio con la sigaretta elettronica, è bene parlare anche del costo delle singole componenti. Non tutti i vapers, infatti, sceglieranno uno Starter Kit per svapare, e nel caso di dispositivi più complessi c’è da preventivare anche il costo dei ricambi dei singoli pezzi.

  • Batteria: è la parte fondamentale della sigaretta elettronica, il suo motore per così dire. Richiede di essere cambiata con una certa frequenza, e in ogni caso è sempre consigliato averne una di riserva. Il costo varia dai 3 ai 16€.
  • Atomizzatore: come già detto, l’atomizzatore è responsabile della volatilizzazione del liquido di base e della produzione di vapore. Il costo è variabile in base al modello che si sceglie, si parte da modelli base sui 20/30€ fino ad arrivare a dispositivi più professionali del costo di oltre 100€.
  • Cotone e filo resistivo: queste due componenti si inseriscono nell’atomizzatore e servono l’uno a trasportare il liquido base fino alla coil, l’altro a comporre la coil stessa. I prezzi del cotone partono dai 3€ per arrivare anche fino ai 10; per una bobina di filo resistivo si possono spendere invece dai 7 ai 15€.

Se si desidera risparmiare sul costo di queste parti dell’e-Cig, è preferibile acquistarle negli e-commerce online: questi negozi virtuali permettono di evitare alcuni costi di gestione ai loro proprietari, garantendo un risparmio del 15/20%.

In ogni caso è evidente che lo svapo offre soluzioni che non solo non danneggiano la salute, ma si adattano anche alle tasche di chi decide di praticarlo. Chi fuma sigarette tradizionali dovrebbe iniziare a pensare ai benefici della sigaretta elettronica, tra cui rientra sicuramente anche il risparmio economico.

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