Valutazione rischio rumore: limiti e sanzioni - - Look Out News

Valutazione rischio rumore: limiti e sanzioni

Nelle aziende, piccole o grandi che siano, si sente spesso parlare di valutazione rischio rumore ma a volte non si ha ben chiaro cosa sia, cosa comporti e, soprattutto, come si possa effettuare l’analisi. La disciplina in materia prevede che vi siano dei controlli da svolgere e delle verifiche da effettuare, stabilendo poi delle precauzioni da osservare e dei comportamenti da tenere, il cui scopo è la salvaguardia della salute del lavoratore.

Per creare questa guida di facile consultazione abbiamo chiesto il supporto di Pageambiente, società di consulenza specializzata nella valutazione del rischio rumore a Rimini.

Tempi e modi della valutazione rischio rumore

Ci sono attività che sono talmente a rischio basso che non richiedono alcuna valutazione, come ad esempio lavori in uffici commerciali, o in un negozio di abbigliamento oppure in banca o in ambulatorio medico. Diversamente, ci sono operatori che sono costretti ad ambienti decisamente più rumorosi: è il caso di cantieri edili, carpenterie, officine meccaniche e metalmeccaniche, industrie tessili, falegnamerie, aziende di confezionamento e manifatturiere in generale. In tali contesti la classificazione del rischio rumore non è considerabile come trascurabile e quindi necessita di approfondimento.

In questi casi è necessario individuare la fonte rumorosa, effettuare i rilievi fonometrici e compilare il DVR rumore (documento valutazione rumore).

Valutazione rischio rumore: ogni quanti anni va eseguita?

Molti si pongono domande in merito alla scadenza della valutazione rischio rumore: questa va eseguita e rinnovata ogni 4 anni, oppure ogni volta che cambiano situazioni o scenari interni o esterni all’ambiente di lavoro. Ad esempio, un’officina che lavora metalli che acquista un maglio, deve gioco forza ricorrere ad un aggiornamento del DVR rumore anche se sono trascorsi meno di 48 mesi dall’ultimo rilevamento.

Vi è anche un’altra casistica che richiede la immediata analisi fonometrica: gli organi di controllo possono emettere richiesta di esecuzione della valutazione del rischio rumore per tutelare i dipendenti (i quali, ad esempio, potrebbero aver fatto richiesta allo stesso organismo).

In sintesi, per rispondere al quesito di chi domanda la valutazione rischio rumore ogni quanti anni va fatta, la risposta è ogni volta che mutano lavorazioni, condizioni di lavoro, processi, ambienti e comunque non oltre a 4 anni dalla precedente analisi fonometrica.

L’analisi va eseguita anche in caso di ampliamento del sito produttivo oppure quando si apre una nuova attività tra quelle più soggette al rischio. Anche in questo caso, come per tutti, l’aggiornamento valutazione rischio rumore è quadriennale.

Qual è il limite minino considerato per eseguire la valutazione rischio rumore?

Il valore limite corrisponde a 80 dB, inteso come esposizione giornaliera (ci sono apposite formule di calcolo che stabiliscono il limite esatto). Idealmente è il rumore che emette un’aspirapolvere da casa percepito a circa un metro di distanza. Oltre questo valore è necessaria la valutazione rischio rumore in base alla normativa, con gli strumenti e le metodologie predisposte.

Qualora vi siano casi particolari e condizioni speciali, è possibile che tale soglia venga ridotta dal medico dopo appositi accertamenti in base alle persone operanti nell’ambiente di lavoro.

Analisi e valutazione del rischio rumore: quali sono le sanzioni possibili

Essere colti in fallo, ovvero senza la valutazione rischio rumore svolta oppure con mancato rinnovo, comporta una sanzione penale a carico del titolare d’azienda (datore di lavoro), che potrebbe comportare l’arresto fino a 6 mesi oppure un’ammenda fino a oltre 6.000 euro. A tal proposito risulta ancora più importante potersi rivolgere ad un’azienda esterna che possa eseguire tutte le verifiche del caso e compilare il DVR rumore: in questo senso la probabilità di errore è minima e si ha una maggiore sicurezza.

Una società di consulenza specializzata in attività di analisi e valutazione dei rischio vanta una conoscenza profonda della normativa e di tutte le operazioni necessarie che devono essere gestite in materia di rischio rumore e sicurezza sul lavoro.

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