Addestrare un gatto randagio non è cosa facilissima, è necessaria molta pazienza e i giusti passaggi. Infatti i gatti sono spesso il frutto di ciò che hanno vissuto e soprattutto sono spesso animali piuttosto criptici, ecco perché se si desidera addestrare un gatto randagio occorre tenere presente pochi ma semplici consigli.
1. I gatti randagi non sono abituati alla presenza dell’essere umano, quindi anche solo avvicinarli quando li incontriamo per strada può essere una vera impresa, ancor di più se intendiamo prenderne uno e addestrarlo per permettergli di rimanere con noi. I gatti soprattutto i randagi non si fidano molto delle persone, quindi occorre comprendere il motivo di questa paura e cercare di aggirare il problema conquistando la loro fiducia. Per far ciò occorre tantissima pazienza, gesti gentili e amorevoli e molto lenti e delicati, se con movimenti bruschi dovessimo spaventarlo potremmo aver compromesso per sempre la nostra missione.
2. Abituarlo alla nostra voce è il secondo step necessario per permettere al gatto di fidarsi di noi. Parliamogli con tono tranquillo pacato e spendiamo del tempo per giocare assieme al lui, dobbiamo essere persuasivi e rassicuranti cosi che il gatto possa fidarsi di noi e iniziare ad avvicinarsi spontaneamente a noi senza timori. I temi di confidenza di un gatto randagio non sono standard per tutti ogni gatto ha i suoi tempi e i suoi modi per esprimere la sua simpatia nei nostri confronti.
3. Data la lentezza con cui i randagi tendono a prendere confidenza e la loro istintiva aggressività soprattutto nei primi tempi, rende necessario soprattutto come primo approccio accoglierlo in un trasportino abbastanza grande per contenere una ciotola e una lettiera. I gatti randagi infatti possono essere davvero aggressivi onde evitare di essere graffiati o morsi, è preferibile l’utilizzo di questo alloggio per i primi tempi.
4. Solo dopo alcuni giorni è possibile iniziare ad accarezzare il gatto sulla testa, ma ricordate sempre da dietro e mai difronte. Solo se il gatto, abituato ormai alla vostra presenza, non mostra segni d fastidio e rimane calmo e tranquillo allora potrete iniziare a prenderlo in braccio e a maneggiarlo dolcemente. I primi contatti è meglio siano brevi e frequenti cosi da permettere al gatto di abituarsi al vostro odore e quindi stimolarlo a cercavi di sua spontanea volontà. Non essere pressanti e ossessivi è un segreto nell’addestramento con i gatti perché ricordate sono animali che non amano molto essere sempre seguiti o fissati potrebbero prendere questo atteggiamento come un atto di sfida e diventare aggressivi.
5. Elemento essenziale per l’addestramento del gatto randagio è la pappa! Il cibo infatti è un’ottima moneta di scambio e un sistema perfetto per convincerlo che non siamo nemici ma suoi amici. Il cibo infatti lo convincerà che siamo suoi amici e per questo lo nutriamo, inoltre le nostre prelibatezze lo convinceranno sicuramente senza troppe perdite di tempo. Quindi via libera a snack, biscottini e deliziosi preparati per gatti. Con questo strumento, il cibo, stimoleremo il suo olfatto e conquisteremo la sua attenzione e cosi la sua fiducia. Il cibo è preferibile posizionarlo inizialmente in una ciotola vicina a lui e lontana da noi, man mano che i giorni passano potremo avvicinare a noi la ciotola cosi da non rendere traumatico l’avvicinamento del gatto alla nostra persona. Dal canto nostro non cerchiamo di nutrirlo, ma lasciamo che sia lui a cercarci per la pappa e ad avvicinarci, per i primi tempi come abbiamo sottolineato prima è preferibile usare la voce quale strumento di comunicazione, il tatto e l’avvicinamento verranno con il tempo quando il gatto si fiderà di noi.
6. Per addestrare il gatto a non mordere è necessario capire per quale motivo lo fa. Se il gatto lo fa per difesa allora significa che è bene non infastidire il gatto, viceversa se non vi è un apparente motivo per cui il vostro gatto morda quando gli si avvicina qualcuno allora occorre addestrarlo a non farlo. Come? Possiamo battere le mani ogni volta che il gatto morde qualcosa che non non vogliamo, oppure potremmo lasciare il gatto solo con la cosa che ha mordicchiato cosi che egli associ il morso all’abbandono e smetta di compiere quel gesto per la paura di essere abbandonato.
ULTIMI CONSIGLI
Se il gatto non desidera uscite dal suo nido o trasportino, per i primi tempi non forzarlo, ma lasciagli i suoi tempi e i suoi spazi;
Se è restio, soffia o graffia lascialo stare per qualche tempo e non cercare di avvicinarti a lui;
Lascia che sia libero almeno per i primi tempi di girare per casa e esplorarla, gli permetterai di fiutare il profumo della tua casa e abituarsi a tutto ciò che di nuovo c’è;
Ricordati che sin dai primissimi giorni è bene sempre nutrire abbondantemente il tuo gatto e cambiare la sabbietta nella lettiera cosi da abituarlo ad un sistema di pulizia ed igiene che manterrai per tutta la sua vita;
Ricordati che un animale abituato per quasi tutta la sua vita a fare i bisogni per strada avrà necessità di tempo per abituarsi alla lettiera. Per facilitare questo passaggio ponilo sulla lettiera e smuovi la sabbia cosi da indicargli che quello è il posto adatto per scavare, noterai che dopo averlo fatto alcune volte il gatto avrà compreso che quello è il suo nuovo wc.