Probiotici in campo farmaceutico: i “batteri buoni” diventano farmaci - - Look Out News

Probiotici in campo farmaceutico: i “batteri buoni” diventano farmaci

Negli ultimi anni, l'utilizzo di probiotici è cresciuto in modo significativo anche nell'industria farmaceutica. Sono infatti sempre più numerosi gli studi che ne dimostrano le potenzialità terapeutiche nel trattamento e nella prevenzione di numerose patologie, grazie alla loro capacità di modulare positivamente l'equilibrio microbico e stimolare le difese immunitarie naturali.

In questo articolo andremo a vedere cosa sono i probiotici, le varie categorie, a cosa servono, come agiscono e la loro formulazione. Se siete alla ricerca di prodotti efficaci a base di probiotici vi invito a visitare il sito www.pharmaextracta.com , un’azienda che da più di 30 anni opera in modo innovativo nel settore farmaceutico e nutraceutico. 

Cosa sono i probiotici

I probiotici sono microrganismi vivi, tipicamente batteri, che quando somministrati in quantità adeguate possono produrre effetti benefici sulla salute dell'ospite. La parola "probiotico" deriva dal greco e significa "a favore della vita". I probiotici più comuni sono i lattobacilli e i bifidobatteri, che costituiscono naturalmente una parte importante della flora batterica intestinale dell'uomo e di altri animali.

Nello specifico, affinché un microrganismo venga definito probiotico deve soddisfare determinati requisiti: deve trattarsi di batteri vivi e vitali, cioè in grado di sopravvivere al passaggio nel tratto gastro-intestinale raggiungendo l'intestino in quantità sufficienti per esercitare i suoi effetti; inoltre, deve essere in grado di modulare positivamente l'equilibrio microbico endogeno e di comunicare efficacemente con il sistema immunitario e metabolicamente attivo dell'ospite. I probiotici devono essere considerati sicuri, non tossici e non patogeni, e la loro azione deve tradursi in un concreto beneficio funzionale e/o clinico per l'organismo che li accoglie.

Categorie di probiotici

I probiotici ad oggi maggiormente utilizzati in campo farmaceutico possono essere suddivisi in queste categorie:

  • Lactobacillus: uno dei generi batterici più comunemente usati come probiotico. Comprende specie come L. acidophilus, L. casei e L. rhamnosus.
  • Bifidobacterium: anche questo genere è ampiamente utilizzato. Le specie più note sono B. lactis, B. longum e B. bifidum.
  • Enterococcus: comprende specie come E. faecalis e E. faecium. Sono tra i primi ceppi ad essere stati proposti come probiotici.
  • Altri generi: alcune forme di Escherichia, Lactococcus, Streptococcus, Saccharomyces e Bacillus sono oggetto di studio come potenziali probiotici.

A cosa servono i probiotici?

I probiotici ad uso farmaceutico trovano diverse applicazioni in base alla funzione che sono in grado di svolgere una volta ingeriti in quantità adeguate:

  • Trattamento e prevenzione di disbiosi e diarree nosocomiali: grazie alla modulazione della normale flora batterica intestinale.
  • Trattamento di coliti e malattie infiammatorie intestinali: ad esempio il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa.
  • Riduzione dei sintomi di infezioni del tratto gastrointestinale: agendo contro batteri patogeni come Salmonella, Escherichia coli, Candida.
  • Miglioramento del sistema immunitario: stimolano la produzione di cellule che combattono agenti estranei e rinforzano le barriere epiteliali.
  • Effetto antietà: gli acidi grassi a catena corta prodotti dai probiotici possono contrastare l'invecchiamento cellulare.
  • Azione anticancro: alcuni ceppi interferiscono con i processi di proliferazione tumorale e attenuano gli effetti collaterali delle chemioterapie.

Come agiscono i probiotici

I meccanismi d'azione attraverso cui i probiotici esplicano i loro effetti benefici sono principalmente quattro:

  1. Azione antagonista contro i patogeni: producono sostanze battericide e batteriostatiche che inibiscono la crescita di specie dannose.
  2. Aumento della barriera di difesa: potenziando lo spessore e l'integrità del muco intestinale, più difficile da superare per gli agenti estranei.
  3. Modulazione del sistema immunitario: stimolano la produzione di immunoglobuline e l'attività fagocitica, migliorando la risposta verso gli antigeni.
  4. Produzione di acidi grassi: mediante l'azione di prebiotici, gli acidi grassi a catena corta hanno attività antibiotica, antitumorale, ipocolesterolemizzante.

Formulazioni e regolamentazione

I prodotti probiotici ad uso farmaceutico si presentano sotto forma di:

  • Compresse, capsule o compresse orodispersibili contenenti i microrganismi disidratati.
  • Lattobacilli in polvere o liofilizzati, da assumere per brevi cicli terapeutici.
  • Formulati liquidi, ad esempio yogurt contenenti i ceppi vivi.

Affinché i prodotti siano commercializzati è necessaria la notifica al Ministero della Salute contenente i dati di sicurezza, prova di attività e stabilità di conservazione. Va inoltre dimostrata la sopravvivenza nel tratto gastrointestinale.

Grazie alle loro molteplici funzioni, i probiotici rappresentano una promettente area farmaceutica. Ulteriori studi sono necessari per meglio comprenderne i meccanismi d'azione specifici e definirne le potenzialità terapeutiche anche in ambiti come allergie, autismo e depressione. Queste condizioni rappresentano infatti sfide importanti per la ricerca, date le loro crescenti incidenze negli ultimi decenni.

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