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Pulizia sui luoghi di lavoro: cosa è cambiato dopo il Covid

Pulizia sui luoghi di lavoro: cosa è cambiato dopo il Covid - pulizia post-Covid - Look Out News

La pulizia sui luoghi di lavoro è notevolmente cambiata. E, a svolgere un ruolo preponderante, è stato il Covid-19.

Dagli inizi della pandemia ad oggi, molte aziende hanno adottato misure di pulizia e disinfezione più rigorose per prevenire la diffusione del virus tra i dipendenti. Misure indispensabili quando la pandemia era nella sua fase più complessa, ma che sono rimaste ancora oggi. Tanto che, il ricorso a servizi specializzati, è sempre più frequente (basti pensare alle pulizie professionali in scuole a asili, ma anche in ristoranti e aziende).

Vediamole nel dettaglio, e analizziamo cosa è invece possibile fare dentro casa.

Modalità di pulizia e prodotti utilizzati: cosa è cambiato

Alcune delle principali modifiche che sono state apportate includono:

In generale, l'attenzione alla pulizia e all'igiene è aumentata in modo significativo in seguito alla pandemia, con molte aziende che hanno introdotto nuove politiche e procedure per tenere al sicuro i loro dipendenti. Anche il reperimento dei prodotti per l’igiene professionale ha subito una forte accelerazione: ormai è possibile acquistare detergenti professionali e tutto l’occorrente per la sanificazione degli ambienti a prezzi vantaggiosi anche online su siti come www.unicaonline.shop.

Secondo un’indagine condotta da Nielsen nel 2020, e dunque in piena pandemia, gli italiani hanno cominciato a disinfettare gli ambienti con la candeggina (il cui consumo è aumentato del 53,3%), e ad utilizzare disinfettanti per tessuti (+ 33,1%) e detergenti per superfici dure (+37,9%). Acquistati di persona oppure online (la spesa tramite web è un altro grande trend post-pandemia), i prodotti per l’igiene e la disinfezione guidano ormai da anni le abitudini d’acquisto delle famiglie italiane.

Come disinfettare gli ambienti nel modo corretto

La pandemia di Covid-19 ha modificato le nostre abitudini quotidiane, a casa come sul lavoro. Anche i datori di lavoro hanno dovuto introdurre delle modifiche, iniziando ad occuparsi di sanificazione, decontaminazione, disinfezione, igienizzazione, detersione, pulizia e sterilizzazione degli ambienti.

Una prima modifica alle regole di pulizia l’ha fornito nel 2020 il rapporto elaborato dall’ISS sulle raccomandazioni relative al trattamento di superfici, ambienti interni e abbigliamento.

La disinfezione di superfici e oggetti è fondamentale per abbattere la carica microbica su pareti, soffitti, pavimenti e arredamenti, a patto di utilizzare i prodotti corretti:

E in casa? Cosa fare, per la normale pulizia quotidiana? Ogni 2-3 giorni è necessario sanificare gli ambienti, compiendo due operazioni: prima si puliscono le superfici con un panno umido, poi le si disinfetta con detergenti che uccidono i microbi.

Secondo quanto definito dall’OMS, è necessario privilegiare la normale candeggina e l’alcol (70% vol): la candeggina va però diluita, aggiungendone 50 ml a 2.5 litri d’acqua. Per i sanitari, invece, la proporzione è diversa: 100 ml di candeggina in 900 ml d’acqua.

Quali sono le zone di casa più sporche?

Gli ambienti di casa che tendono ad accumulare più sporco sono:

Per tutte queste aree è necessario utilizzare detergenti specifici per la pulizia di ciascuna area della casa: panni di microfibra per le superfici lisce, spazzole per le superfici più ruvide, detergenti ad hoc.

La pulizia deve essere effettuata regolarmente, ed è necessario ogni giorno arieggiare la casa per eliminare l'umidità e prevenire la formazione di muffe e funghi.

In questo modo, gli ambienti di casa saranno sempre puliti e igienizzati.

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