Fumare utilizzando il narghilè, magari in compagnia, ha da sempre significato amicizia e senso di fratellanza. Proprio per soddisfare quest'esigenza di fumare in comunione è stato concepito questo strumento, apparso per la prima volta in India nel XVI secolo. Si tratta di un recipiente di acqua contenente una spirale che permette al fumo, proveniente dal tabacco posto sul fondo, di raffreddarsi prima di essere aspirato dal fumatore. Proviamo ad illustrare l'origine e l'espansione del narghilè, insieme all'evolversi delle tipologie di tabacco utilizzato con l'aggiunta delle fragranze moderne.
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Nascita del vetro da fumo
Ci sono molte correnti di pensiero che raccontano la comparsa del narghilè. La versione più accreditata è quella che vede l'India come culla di nascita, il periodo circa il 1500. I nobili del Paese Asiatico presero l'abitudine di fumare utilizzando un vaso di acqua con fissata in cima una piccola pipa. Questo modo di consumare il tabacco divenne una sorta di affermazione dello status sociale superiore da parte della nobiltà indiana. Ovviamente anche nelle classi sociali più povere del Paese si seguì la strada del filtrare il tabacco o qualsiasi altra cosa tramite ampolle, contenitori vari o vasi. Ma l'uso del narghilè con il tabacco più pregiato con l'aggiunta di fragranze ricercate rimase alla portata dei soli ricchi. Dall'India l'utilizzo del narghilè si propaga facilmente in altre zone: resoconti persiani lo nominano nel XVII secolo, mentre nel secolo seguente arriva in Egitto e Turchia per giungere ai giorni nostri quando il narghilè, detto anche shisha, è diventato famoso in tutto il mondo.
Preparazione ed utilizzo
L'approntamento del narghilè potrebbe sembrare una cosa complicata ma con un minimo di esperienza diventa facilissimo. Dopo aver pulito accuratamente il nostro strumento da fumo con acqua e scovolino, procediamo a riempire con almeno mezzo litro di acqua per permettere quindi di sommergere circa 3 centimetri di stelo. Allargate con le dita il tabacco, quello adatto addizionato con melassa e la fragranza che avete scelto, su tutto il braciere avendo cura di lasciare il bordo libero su cui andrà appoggiata la carta stagnola. Può essere utilizzato anche un classico foglio di alluminio, coprite il braciere e poi fate dei buchi in linea verticale. Riscaldate gli appositi carboncini sulla cucina fino all'incandescenza e poi li sistemate sulla stagnola. Una volta che il carboncino smette il fumo dell'accensione, potete cominciare a fumare. Se non esce subito il fumo non bisogna preoccuparsi: una volta che la melassa o la glicerina avranno cominciato a bruciare il fumo arriverà!
Scegliere correttamente il nostro strumento da fumo
Sul mercato ormai possiamo trovare facilmente numerosi tipi di vasi da fumo, visto l'aumento di negozi specializzati. Shisha albanesi, hoqqa tunisini, qalyan iraniani possono essere acquistati seguendo il gusto o l'inventiva dell'interessato. Un'offerta interessante arriva da Parigi dove il fornitissimo sito www.el-badia.com propone articoli professionali e realizzati secondo gli standard più elevati di sicurezza, peraltro con prezzi contenuti. Con un'esperienza trentennale shisha e narghilè El-Badia grazie al suo servizio clienti riesce a consigliare gli acquisti più consoni alle esigenze di tutti. Il sito si avvale di corrieri specializzati con tempi di consegna rapidi. Numerose anche le possibilità di risparmio: con il programma fedeltà più acquisti e più ottieni sconti. Devi acquistare un narghilè? Nessun dubbio: visita el-badia.com e avrai solo l'imbarazzo della scelta!
Il numero di locali dove si può fumare narghilè in Italia è in progressiva diffusione e questo rende la misura del successo del fumo in compagnia anche nel nostro Paese. Negli shisha bar il tabacco, così come i narghilè utilizzati, deve essere di pregio con carboncini di qualità e tubi monouso. Basta un click sul web per trovare il locale più vicino e farci un salto, meglio ancora se insieme ad amici che condividono la vostra stessa passione.