Spesso e volentieri vengono chiamate con il termine tecnico di MTS: stiamo parlando delle malattie trasmesse sessualmente, che rappresentano la prima causa di infezione in Occidente e stanno facendo registrare un incremento costante.
Sono tante le ragioni alla base di un simile trend e, tra l’altro, le malattie sessualmente trasmissibili finiscono per colpire persone di qualsiasi razza ed età, ma nella maggior parte dei casi si concentrano sui più giovani, che chiaramente sono più a rischio per via del più alto numero di rapporti e partner sessuali.
Per quanto riguarda la prevenzione, oltre ovviamente all’uso del preservativo in qualsiasi tipo di rapporto, il consiglio migliore da seguire è quello di prestare la massima attenzione all’igiene quotidiana. Sebbene le infezioni più comuni dell'apparato urinario che hanno a che fare con i rapporti sessuali (vedi uretrite e cistite) non siano letali quanto alcune patologie di cui si parlerà nell'articolo, se non curate tempestivamente possono degenerare in problemi più seri. Pertanto, è fondamentale non sottovalutare queste condizioni e al riguardo suggeriamo di cercare informazioni e consigli su come prevenire la cistite dopo il rapporto su dimann.com, blog curato da professionisti esperti su questo tema, così da scongiurare i rischi che questa infezione comporta.
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La classificazione delle principali MTS
Sono tre le categorie più importanti delle malattie sessualmente trasmissibili, ovvero le patologie a trasmissione sessuale quasi esclusiva, quelle che si trasmettono per via sessuale non esclusiva e, per ultimo, le malattie che si trasmettono poco di frequente per via sessuale. Nella prima categoria troviamo le infezioni da Chlamydia, ma anche la tricomoniasi, la gonorrea, l’herpes genitale, il papilloma virus e la sifilide. Nella seconda categoria, invece, ci sono epatite B, citomegalovirus, prostatite batterica e HIV. Infine, nella terza categoria troviamo epatite C e candidosi.
La clamidia: numeri in continuo aumento
Si tratta di una patologia che si diffonde in modo specifico proprio tramite i rapporti sessuali ed è provocata dai batteri. Nel corso degli ultimi anni le statistiche parlano chiaro, visto che le infezioni per colpa di questi batteri sono cresciute, anzi più che raddoppiate.
Non è più un mistero che le infezioni da Clamidia sono quelle maggiormente diffuse in tutto il Vecchio Continente e finiscono per colpire soprattutto le donne, in modo particolare quelle che hanno un’età che va da 15 fino a 24 anni. Il sintomo da cui si riconosce? Una chiara difficoltà ad urinare.
La gonorrea e il batterio gonococco
Tra le altre malattie sessualmente trasmissibili maggiormente pericolose troviamo senz’altro la gonorrea. In questo caso, la causa è legata alla diffusione del batterio gonococco. Come si trasmette? Sfruttando i rapporti sessuali in cui non si usa il preservativo. Intervenendo in maniera tempestiva, in ogni caso, si possono evitare gravi complicazioni. Altrimenti, le donne in gravidanza possono anche affrontare varie problematiche. Nelle persone di sesso maschile, i sintomi principali sono legati al dolore allo scroto, proctite e uretrite, mentre nelle donne spesso questa malattia si manifesta in modo asintomatico e, per tale ragione, è ancora più subdola.
La sifilide acquisita
Ecco un’altra tra le più pericolose malattie sessualmente trasmissibili: la causa è legata ai batteri e anche in questo caso si rivolge in modo particolare agli uomini. Nel corso degli anni, per fortuna, i dati sono calati, ma è giusto tenere alta la soglia dell’attenzione, soprattutto per via dell’insorgere di nuovi casi negli ultimi tempi. In questo caso, la malattia è particolarmente pericolosa perché comporta una facilità di infettare altre persone altissima. Se non si interviene in modo adeguato e tempestivo, l’infezione può arrivare fino al sistema nervoso.
HPV e cancro della cervice uterina
Tra le altre malattie sessualmente trasmissibili il papilloma virus è una delle più complesse da trattare. Infatti, l’HPV va a causare i condilomi acuminati, che ricordano molto delle verruche, che vanno a moltiplicarsi nell’area genitale. Si tratta di un’infezione particolarmente diffusa soprattutto tra le donne che hanno ancora rapporti sessuali. Anche in questo caso, è molto importante sottoporsi subito a dei trattamenti specifici per debellare l’infezione da HPV, soprattutto per via del fatto che numerose ricerche mediche hanno confermato un legame con lo sviluppo del cancro della cervice uterina. A titolo di prevenzione, di conseguenza, il suggerimento migliore è quello di sottoporsi a vaccinazione contro il papilloma virus in un’età compresa tra 9 e 26 anni.