Le cure odontoiatriche rappresentano una voce significativa nel bilancio delle famiglie italiane. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Compass, la spesa media annuale per famiglia è di 600 euro. Questo dato evidenzia come le cure dentistiche siano una necessità costosa che richiede spesso il ricorso a diverse forme di finanziamento.
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La necessità della rateizzazione
La rateizzazione delle spese per le cure odontoiatriche è divenuta una necessità per molte famiglie italiane. Dopo il rallentamento causato dalla pandemia, i prestiti per tutelare la salute sono in aumento, supportando così la capacità di spesa delle famiglie per i trattamenti più onerosi. L’analisi dell’Osservatorio ha mostrato che il 6% degli italiani ha optato per un finanziamento, mentre l’11% ha concordato un pagamento rateizzato direttamente con il proprio dentista. Inoltre, il 37% degli intervistati ha scelto di pagare le fatture ad avanzamento lavori. Questi dati indicano chiaramente che la rateizzazione delle spese sta diventando sempre più comune nel settore odontoiatrico.
Metodi di pagamento
I metodi di pagamento per le cure odontoiatriche stanno subendo una trasformazione significativa. Nel 2022, il 67% dei pazienti ha utilizzato carte di debito/credito e altri strumenti digitali, rispetto al 48% del 2018. Questo cambiamento è dovuto anche all’obbligo di utilizzare pagamenti tracciabili per poter portare in detrazione le spese sanitarie. Nonostante ciò, il 27% degli intervistati continua a utilizzare il contante, mentre il finanziamento a rate è rimasto stabile al 6%. La preferenza per i pagamenti tracciabili è destinata a crescere ulteriormente, soprattutto con l’aumento della spesa per le cure odontoiatriche.
Spesa media e distribuzione delle spese
La spesa media per chi si è rivolto a uno studio odontoiatrico negli ultimi 12 mesi è stata di 760 euro, in calo di 100 euro rispetto al 2022. Tuttavia, questa cifra varia notevolmente in base al tipo di trattamento. Il 38% degli intervistati ha speso tra i 200 e i 500 euro, il 18% tra i 100 e i 200 euro, e solo il 7% ha speso oltre 1.500 euro. Questi dati indicano che la maggior parte delle spese odontoiatriche è conservativa o legata alla prevenzione. Tuttavia, una parte significativa della popolazione ritiene che le tariffe odontoiatriche siano troppo elevate.
La percezione delle tariffe
La percezione delle tariffe odontoiatriche tra gli italiani è generalmente negativa. Il 79% del campione ritiene che siano troppo elevate, sebbene il 72% le consideri indispensabili. Il 56% degli intervistati dichiara di non badare a spese quando si tratta della propria salute orale, percentuale che sale all’81% se si tratta della salute dei propri figli. Al contrario, il 39% cerca sempre di risparmiare sulle cure dentistiche. Questa dicotomia tra necessità e costo delle cure dentali pone una sfida significativa per molte famiglie italiane.
Accesso ai servizi odontoiatrici
L'accesso ai servizi odontoiatrici pubblici in Italia è limitato. Secondo il documento “Revisione dell’accesso alle cure odontoiatriche nel SSN” del Consiglio Superiore di Sanità, i servizi odontoiatrici pubblici esistono solo teoricamente. La quota a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è infatti di circa l’1% della spesa totale, rendendo difficile per molti italiani accedere a cure dentali di qualità. Di conseguenza, il 23% degli italiani, circa 1 su 4, non può permettersi di andare dal dentista per motivi economici.
L'importanza dell'assicurazione odontoiatrica
Per far fronte alle elevate spese odontoiatriche, un numero crescente di italiani sta considerando l’assicurazione dentistica. Una polizza in grado di coprire visite, cure e interventi odontoiatrici presso i dentisti selezionati e convenzionati, eliminando la preoccupazione del pagamento anticipato. La convenienza di questa soluzione diventa evidente se si considera la spesa media annuale per le cure dentistiche e l'eventualità di interventi costosi.