Cooperazione con l’Africa, in calo gli investimenti

Cooperazione con l’Africa, in calo gli investimenti

Nel 2018 c’è stato un calo negli investimenti dedicati alla cooperazione internazionale, ma il nostro governo pone come obiettivo per il 2030 il raggiungimento dello 0,7% del Pil. L’Africa ha un ruolo molto importante nell’ambito della cooperazione internazionale e vede l’Italia come primo paese europeo per investimenti e quarto a livello mondiale. Gestiamo 20 progetti, che nel 2016 avevano un valore di 4 miliardi di dollari. Prima di noi, troviamo Cina, Emirati Arabi Uniti e Marocco come investitori.

Cooperazione

Uno strumento per dare stabilità ai paesi del continente nero

Il governo Conte, sta studiano un piano di cooperazione internazionale a due velocità. La più veloce punta a creare numerosi investimenti, mentre più lentamente si vuole consolidare i progetti creati nella fase più celere. In questo modo si vuole riuscire a stabilizzare le aree in crisi ed emergenza umanitaria, acquisendo un ruolo molto rilevante nel continente Africano.

EXCO 2019 la fiera della cooperazione

Queste informazioni sono state divulgate nella prima fiera della cooperazione internazionale, dove si è illustrato il piano per le prospettive di sviluppo, anche nel continente africano. EXCO 2019 che si è tenuta a Roma, ha visto oltre 6.000 partecipanti, 450 relatori provenienti da 45 paesi e ben 60 workshop. Presso la Fiera di Roma, si è tenuto anche Diplomacy e Sustainaway, sempre a tema.

Un incontro tra il mondo del volontariato e il profit

La cooperazione internazionale, anche quella con i paesi africani è in grado di garantire moltissime occasioni concrete di crescita. Per questo motivo si auspica un incontro tra due mondi, quello profit e no profit. Le fiere di questo tempo sono un’occasione di incontro come ricorda Pietro Piccinetti amministratore unico Fiera Roma “Creano sviluppo e ricchezza. Il sistema fieristico è un’economia silenziosa: produce 190 miliardi di Pil a livello mondiale. L’Africa ha un potenziale enorme di sviluppo. Da qui è nata l’idea di puntare su questo continente. Roma è la terza città con sedi Onu al mondo. Abbiamo la Fao, l’Ifad e il World food programmme. Deve essere  cooperazione sostenibile e condivisa. Gli operatori del settore si sono incontrati. Abbiamo unito il mondo profit con il non profit. La cooperazione deve essere “profit oriented”. Roma è diventata capitale del Mediterraneo sul piano dello sviluppo e cooperazione internazionale. La prossima edizione sarà dal 13 al 15 maggio dell’anno prossimo. Una duplice occasione, far crescere la nostra industria, stabilizzando anche l’Africa, un modo intelligente per permettere al continente di potersi migliorare, garantendo una vita dignitosa alle popolazioni locali.

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