Che tortura, le emorroidi! Faticare a sedersi (e talvolta a compiere le normali azioni quotidiane) è davvero sfiancante, e spesso cerchiamo in tutti i modi di non dare a vedere il nostro disagio alle persone che ci stanno intorno, ma non è affatto facile… Cosa fare? Niente panico: anzitutto è bene cercare di capire quali cause possano provocare il problema, dopodiché sarà possibile applicare alcuni rimedi per attenuare i sintomi fastidiosi e alleggerire il disagio.
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Emorroidi, che tormento… Scopriamo qualcosa di più su questo disturbo
Le emorroidi non sono una malattia, o meglio, di per sé non creano problemi, anzi, ne risolvono uno bello grosso! Infatti, queste normali strutture vascolari di sostegno regolano la continenza delle feci (avremmo difficoltà a trattenerle, se non ci fossero le emorroidi) e consentono il passaggio delle feci al momento dell’evacuazione.
Questi cuscinetti emorroidari (o gavoccioli) sono localizzati sia all’interno del canale anale (emorroidi interne) sia all’esterno del canale anale, intorno all’orifizio dell’ano (emorroidi esterne). Sono cuscinetti di tessuto morbido e spugnoso, altamente irrorato di vasi sanguigni.
Quando siamo in salute, la presenza delle emorroidi passa totalmente inosservata, non ci accorgiamo della loro presenza. Non sempre però, la situazione si mantiene tale. Infatti, in alcune circostanze le vene emorroidarie possono dilatarsi, con un rigonfiamento dei cuscinetti, uno stato infiammatorio e possibile comparsa di alcuni sintomi, che tracciano il quadro della patologia emorroidaria, o malattia emorroidaria.
Quando i vasi sanguigni delle emorroidi si dilatano e provocano il rigonfiamento dei gavoccioli, ha luogo quello che è definito “sfiancamento”, vale a dire la perdita di elasticità delle pareti dei vasi emorroidari.
Questa premessa può condurre a due conseguenze:
- I cuscinetti emorroidari interni scivolano lungo il canale anale, fino a fuoriuscire dall’ano (prolasso emorroidario), condizione frequente durante l’evacuazione, a causa delle spinte espulsive e del passaggio delle feci dall’ano.
- Le emorroidi esterne si gonfiano e diventano doloranti, rendendo difficoltosa l’evacuazione e la posizione seduta.
- Potrebbe formarsi un coagulo sanguigno all’interno dei cuscinetti emorroidari (emorroidi trombizzate): è una complicanza abbastanza frequente del disturbo.
Come si può agire sulla sintomatologia fastidiosa e dolorosa?
Per alcune persone, la patologia non dà sintomi e dunque non crea troppo disagio: è il caso delle emorroidi interne, prive di terminazioni nervose, e che possono “segnalare” la loro presenza con un po’ di fastidio al momento dell’espulsione fecale. Invece, l’infiammazione delle emorroidi esterne può causare dolore, poiché il tessuto di questi cuscinetti è innervato e quindi possiede una elevata sensibilità al dolore. Il quadro sintomatologico può includere queste condizioni:
- Sensazione di prurito a livello dell’ano e in zona peri- anale.
- Dolore intenso.
- Si avverte l’impressione di avere un corpo estraneo nell’ano,
- Sensazione di “pelle che tira”, secchezza.
- Sensazione di incompleta evacuazione.
Inoltre, potrebbe verificarsi la rottura dei cuscinetti emorroidari, con la conseguente perdita di alcune gocce di sangue. È possibile vedere piccole tracce ematiche di colore rosso acceso sulla carta igienica.
Quale crema per emorroidi applicare per attenuare i sintomi?
Per contribuire ad alleviare i sintomi disagevoli è possibile applicare a livello topico una crema per placare le emorroidi con medicinali, per ridurre infiammazione, gonfiore e dolore, con l’azione antinfiammatoria, anestetica locale e antiedemigena, utile in fase acuta.
In alternativa, è possibile scegliere un gel senza medicinali, con componenti ad azione emolliente, idratante e protettiva, per agire sul fastidio restituendo sollievo e freschezza, con anche lo scopo di contribuire a riparare i tessuti: questo rimedio può essere utile anche in fase di prevenzione e mantenimento.
Alcune, possibili cause e fattori predisponenti
Vi sono alcune situazioni e fattori che possono accelerare la comparsa del disturbo emorroidario:
- Altri casi riconosciuti in famiglia.
- Dieta non adeguata, povera di acqua e fibre alimentari.
- Episodi di stitichezza o diarrea.
- Abitudini di vita irregolari: poca attività fisica, fumo, alcol.
- Pratica di discipline sportive anaerobiche (come il vogatore e il body building in generale) che sollecitano eccessivamente il pavimento pelvico e la zona ano- rettale.
- Condizioni naturali e fisiologiche come mestruazioni, gravidanza, parto.
Oltre al prodotto per uso topico, possiamo individuare altri utili suggerimenti e rimedi salutari, che prevedono alcune accortezze di carattere pratico, andiamo a vederle insieme.
Contrastiamo il disagio con altri rimedi pratici e utili
Scopriamo alcuni, semplici accorgimenti da seguire nella vita quotidiana:
Alimentazione adeguata. Se compaiono problemi alle emorroidi, gli alimenti da limitare o evitare sono quelli con azione irritativa (fritture, cibi molto piccanti, troppo salati, grassi, cacao e cioccolato, caffè). Sarebbe consigliabile introdurre nella dieta fibre di ortaggi, verdure fresche, frutta di stagione, cereali integrali. Attenzione a ridurre il sovrappeso, causa di una cattiva circolazione e dunque fattore indiretto per la comparsa del disturbo emorroidario.
Utilizzare un cuscino adeguato quando ci si siede. Soprattutto in caso di emorroidi interne prolassate o emorroidi esterne rigonfie, è possibile avvalersi di cuscini ortopedici adeguati al disturbo, sagomati apposta per sostenere il proprio peso, evitare che gravi troppo sulle strutture emorroidarie ed evitare l’attrito della zona ano- rettale con le superfici rigide.
Fare un po’ di moto, per agevolare la circolazione venosa e il deflusso sanguigno verso i grandi vasi,ridurre la pressione sulle vene del retto e promuovere le funzioni intestinali, scongiurando il rischio di stitichezza (evacuazioni dolorose potrebbero predisporre o peggiorare il disturbo emorroidario).
Immergere la zona rettale in acqua tiepida. Questa pratica alleggerirà la pressione sulle vene del retto, dando un po’ di sollievo dai sintomi.