Anche per il 2019 è possibile usufruire della detrazione per l’acquisto di infissi nuovi per la nostra casa, a patto che questi rispondano ad un necessario requisito ovverosia che la loro installazione permetta di migliorare termicamente la struttura.
La detrazione infissi prevista per il 2019 prevede un rimborso in 10 anni del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di queste forniture. Ciò vuol dire che se in questo anno una persona spende 5000 euro di infissi, a partire dal 2020 potrà iniziare a ricevere un rimborso di quello che ha versato (complessivamente il rimborso al 50% è in questo caso pari a € 2.500) ricevendo 250 euro all’anno di detrazione per 10 anni.
Anche per il 2019 è stato ovviamente fissato un tetto limite per la spesa che dà luogo alla detrazione per infissi che è pari a 96.000 euro. Eventuali spese eccedenti questa cifra non saranno calcolate ai fini della detrazione fiscale spiegata.
Condizione necessaria affinché si possa usufruire della detrazione è quella di aver pagato il lavoro con un bonifico bancario o postale. In questo bonifico dovrà necessariamente essere presente la causale, il codice fiscale di chi richiederà detrazione (possessore dell’immobile, nudo proprietario, locatario, convivente del proprietario, comodatario o usufruttuario) e codice fiscale e Partita Iva del venditore degli infissi. Qualora il pagamento dell’opera venisse effettuato solo parzialmente nel 2019 per concludersi nel 2020, le possibilità per ottenere la detrazione sono due:
- Scegliere di avviare una prima pratica nell’anno corrente per la sola cifra effettivamente versata alla ditta, richiedendo poi nuova detrazione per la restante parte solo nel 2020 ed accedendo alla detrazione di quest’ultima nel 2021;
- Attendere il 2020 per richiedere la detrazione dell’intera somma versata tra il 2019 ed il 2020.
Se nel frattempo l’immobile venisse venduto, solitamente a beneficiare della restante parte di detrazione sarà, salvo accordi diversi da valutare caso per caso, il nuovo acquirente. Se invece il possessore dell’immobile muore, l’erede potrà usufruire della restante detrazione a patto che la sua residenza si sposti presso quella casa.
Ma quali sono gli infissi che permettono di accedere alla detrazione? Solitamente la gran parte degli infissi attualmente in commercio è ideata per migliorare termicamente la nostra casa ed assicurarci un considerevole risparmio energetico. In ogni caso il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 2008 stabilisce i requisiti richiesti che, in base alla zona climatica di riferimento (l’Italia è attualmente divisa in 6 zone climatiche) prevede un determinato valore di trasmittanza termica che l’infisso dovrà rispettare. Al di là delle specifiche tabelle che potranno essere richieste per sicurezza al proprio rivenditore ed installatore, basti sapere qui che minore è il livello di trasmittanza termica, maggiore è l’efficienza del serramento.
In questo discorso rientra così anche la questione della detrazione per finestre in alluminio. Quelle attualmente disponibili in commercio sono di due tipi: le finestre a taglio freddo e quelle a taglio termico, attualmente consigliate a chi preferisce un infisso in alluminio a quello in PVC. Le prime, solitamente installate molti anni fa ed ora abbastanza desuete, conducono all’interno il freddo o il caldo esterno senza creare una reale barriera. Qualora, quindi, il loro livello di trasmittanza termica non soddisfacesse i requisiti richiesti dal decreto ministeriale, non potrebbero essere soggette a detrazione fiscale.