Donald Trump ha deciso di dichiarare una guerra di tipo commerciale alla Cina. Una delle prime mosse è stata l’innalzamento dei dazi per i prodotti importati dalla Cina negli Stati Uniti.
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Dazi
La spinta a lasciare l’Asia
Queste misure hanno portato molte aziende a considerare d’abbandonare la Cina e più in generale, l’Asia intera. Le produzioni in questi paesi diventano quindi meno convenienti, dato che le imposte da pagare per poter importare le merci, sono diventate molto più alte. A dare questi dati è il presidente degli Stati Uniti in persona. Donald Trump ha affermato che degli accordi commerciali con la Cina, non prevedevano più rapporti alla pari, con guadagni 50-50. Il presidente infatti auspica accordi che portino moltissimi vantaggi agli USA, ma non al paese asiatico. Ha inoltre spiegato il perché di questi dazi doganali USA-CINA “avevano raggiunto un accordo molto forte, un buon affare e loro l’hanno cambiato. Allora ho pensato, va bene, ora colpiremo la loro produzione con nuovi dazi”.
La fine delle trattative
Le trattative per arrivare ad un accordo per scongiurare l’aumento dei dazi USA, si sono interrotte il 10 di maggio. Nello stesso giorno Trump ha aumentato i dazi sui prodotti commerciali cinesi in ingresso nel paese, il cui valore è pari a 200 miliardi. I negoziatori commerciali cinesi, non hanno potuto raggiungere un accordo soddisfacente e hanno subito la decisione del presidente degli USA.
Dopo quest’evento, la Cina ha tentato il dialogo, arrivando ad assumete toni severi al rifiuto degli USA. Porre fine a questa guerra commerciale, che continua da 10 mesi, non sarà cosa semplice, visto che sono coinvolte le due maggiori potenze economiche del mondo.
Elezioni USA
Una mossa per catturare il consenso?
La campagna elettorale americana si fa’ sempre più accesa e alcuni vedono questa mossa come un tentativo del presidente per avere maggior consenso. Le elezioni si terranno nel 2020 e l’avversario Joe Biden ha incominciato la propria campagna elettorale lo scorso sabato. Secondo il sito specializzato RealClearPolitics, l’ex vicepresidente Usa sarebbe il favorito nelle primarie democratiche. Supererebbe di 22,7 punti il suo diretto inseguitore e secondo il sondaggio di Fox News, staccherebbe Donald Trump di 11 punti.
Huawei
Gli effetti delle nuove leggi
Huawei il secondo produttore mondiale di smartphone, è la prima vittima della guerra dei dazi USA- CINA. Google infatti toglie il supporto ufficiale al sistema operativo Android, sui cellulari che saranno venduti. Non solo questo, anche alcune aziende produttrici di chip e microchip come Intel, Qualcomm, Xilinx e Broadcom non forniranno più i loro prodotti alla casa cinese.