I numeri delle compravendite immobiliari in Italia si mantengono su livelli superiori al periodo pre pandemia. A portare alla luce questo e altri dati importanti per il mercato immobiliare nel nostro Paese ci ha pensato il secondo Osservatorio di Nomisma sul mercato immobiliare 2024, reso pubblico lo scorso 9 luglio a Milano e caratterizzato da un focus particolare sulla situazione delle 13 principali città del Paese.
Nonostante il periodo economico non privo di complessità – la recente stretta delle banche sui tassi è solo uno dei fattori che hanno reso ostico l’accesso agli acquisti immobiliari – il mercato delle case mostra, in Italia, un dinamismo interessante.
Tra le tendenze che lo stanno dominando è possibile citare, per esempio, l’attenzione alla specializzazione e all’eccellenza fin dalla fase di consultazione degli annunci. Sempre più persone hanno messo al bando le fonti generaliste, per orientare l’attenzione verso quelle che hanno alle spalle il know how di professionisti.
Giusto per citarne una, ricordiamo l’elenco di case in vendita nelle più grandi città italiane su immobiliovunque.it, portale che, in pochi anni di presenza online, è riuscito a conquistare il favore dell’utenza per il fatto di ospitare esclusivamente annunci redatti e messi online da agenti immobiliari referenziati.
Partire con la certezza di avere a che fare con immobili di qualità sarà ancora più importante nei prossimi anni in virtù dell’approvazione della Direttiva Europea sulle Case Green, che prevede, ora del 2050, il raggiungimento delle emissioni zero per il parco edilizio dell’Unione Europea.
Nei prossimi anni, il trend sarà quindi sempre più focalizzato verso immobili a basso impatto ambientale, per partire già avvantaggiati e per evitare di trovarsi, in poco tempo, con la necessità di effettuare dispendiosi interventi.
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Gli effetti della denatalità sul mercato immobiliare
Le compravendite immobiliari – secondo il rapporto di Nomisma, dovrebbero tornare a crescere nel 2026 – saranno profondamente influenzate anche da un altro fattore che, in questi anni, sta conquistando le pagine dei giornali e animando le discussioni istituzionali: la denatalità.
Si parla da diverso tempo di fine del concetto di famiglia come nucleo tradizionale formato dalla coppia genitoriale dai figli. Oggi come oggi, soprattutto in una grande città come Milano, dove circa una persona su due vive da sola, i nuclei monopersonali sono una realtà consolidata e impossibile da ignorare.
Questo trend non è così negativo per il mercato immobiliare in quanto, di fatto, si traduce in un numero maggiore di nuclei familiari, seppur composti da massimo due persone.
La situazione dei prezzi: continuano gli aumenti
Vediamo ora qualche informazione relativa alla situazione dei prezzi delle case in Italia. Secondo il rapporto Nomisma, per gli immobili caratterizzati da un ottimo e da un buono stato si parla, su scala semestrale, di incrementi pari rispettivamente all’1,6 e all’1,4%.
Se si confrontano i numeri in questione con quelli relativi al primo semestre dell’anno scorso, si può notare un incremento blandamente superiore.
Si tratta, però, della conferma di un trend che continua dall’immediato post pandemia, spartiacque a partire dal quale si parla di una generale crescita delle quotazioni al metro quadro.
Milano si conferma come la città dove le case in vendita costano di più. Come rivelato sempre dal rapporto Nomisma, su scala semestrale è stato registrato un incremento del 2,4%.
Il capoluogo lombardo ha un altro record in ambito immobiliare, ossia la più consistente variazione di prezzo degli immobili usati. Numeri alla mano, si parla di un aumento del 2%. La crescita più bassa per gli immobili usati è stata invece riscontrata a Genova, con un +0,5%.
Il rapporto si è focalizzato anche sulle locazioni, la cui richiesta continua ad aumentare, insieme con i canoni mensili che, nella prima parte di quest’anno, sono cresciuti del 4,6%.