Il nostro Paese è conosciuto in tutto il mondo per il prestigio ed il rigore che caratterizza la nostra cucina. Questo merito deriva dal fatto che tutto il territorio è disseminato di piccole e grandi realtà che hanno accolto ricette e procedimenti antichi per conservarli intatti sino ai giorni nostri. Il grande valore della cultura alimentare italiana risiede proprio nel fatto che fonda le sue radici nella saggezza del passato, grazie al quale conserva la genuinità ma innova con le tecnologie del tempo. È questo il caso dell’Antico Pastificio Benedetto Cavalieri la cui storia principia nel lontano 1872 e che arriva sino ai giorni nostri sull’indiscutibile onda del successo.
Indice dei contenuti
Il Pastificio Benedetto Cavalieri
Questa azienda produce pasta secca di grano duro con metodo di lavorazione delicato e fa parte del patrimonio culinario nostrano che tutti noi abbiamo il compito di proteggere e preservare. In realtà il Pastificio Cavalieri ha dimostrato nel tempo di sapersi difendere da solo dalle nuove sfide della contemporaneità; la sua storia, infatti, simboleggia come un’azienda possa sopravvivere nei secoli contando sulla qualità delle materie prime e sul tramandamento dei segreti del mestiere di generazione in generazione.
Dai campi al pastificio
La storia del pastificio principia sui campi di frumento e di grano duro e, successivamente, con la commercializzazione dei molini per la molitura del grano a freddo. Benedetto Cavalieri nasce a Fasano nel 1918 per poi trasferirsi a Maglie, dove dà vita al Molino e Pastificio Benedetto Cavalieri. Inizierà a produrre pasta artigianale di grano duro con un successo che, probabilmente, nemmeno si aspettava.
Attualmente l’azienda è gestita dal nipote omonimo del fondatore e da suo figlio e, ovviamente, sono stati fedelmente mantenuti i processi lavorativi originari. Questi consistono nell’impiego di miscele di grani duri scrupolosamente selezionati che vengono lavorati con metodi antichi e lenti. La pressatura, la trafilatura e l’essiccazione della pasta, quindi, avvengono rigorosamente “con calma”, attraverso la pazienza e le antiche trafile in bronzo.
Coltivazioni biologiche e biodinamiche
A rendere unica la pasta di Benedetto Cavalieri non contribuiscono soltanto il metodo e la strumentazione artigianale originaria ma anche e soprattutto l’impiego di grano di prima scelta, prodotto localmente e allevato senza l’impiego di fitofarmaci e fertilizzanti chimici. Non a caso il Pastificio è certificato dal marchio Demeter che identifica la produzione di pasta attraverso coltivazioni biologiche e biodinamiche. Nonostante l’industria abbia spinto l’agricoltura a investire su cultivar modificate per maggiorare la resa il Pastificio Cavalieri predilige l’impiego di materie prime naturali, intoccate dall’intervento umano e, quindi, di qualità superiore.
Un’azienda sempre al passo con i tempi
È per questo che la storia di questo pastificio è costellata da successi, riconoscimenti e premi come l’Oscar del Fancy Food Show rilasciato dalla National Association For The Specialty Food Trade. L’impegno del pastificio non si riduce alla sola produzione di pasta artigianale perché il team di comando studia quotidianamente come mantenere intatta la qualità originaria restando al passo con i tempi. Per questo a partire dal 2005 il pastificio è sede dell’Università Di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e organizza stage tematici sulla cultura e sulla produzione della pasta artigianale.
Dove trovi la pasta Benedetto Cavalieri
La pasta di Benedetto Cavalieri non è presente sulla grande distribuzione proprio per le logiche qualitative che la contraddistinguono. Se sei interessato all’acquisto trovi la Pasta Cavalieri su questo sito oppure puoi recarti direttamente in sede, a Maglie. Qui la troverai anche nelle botteghe di rivendita delle specialità artigianali oppure potrai fare un tour della sede storica e toccare con mano il prestigio e l’autorevolezza di questa grandiosa azienda. Ti consigliamo assolutamente di assaggiare le Ruote Pazze, famose in tutto il mondo e citate senza scopi pubblicitari nel celebre film di Ferzan Ozpetek “Mine Vaganti”.
La loro forma irregolare e la “croccantezza” si uniscono alla trafila ruvida per cui saranno in grado di esaltare anche un semplice sugo al basilico. Se ti piacciono i formati più tradizionali, invece, ti suggeriamo di bollire in abbondante acqua salata i fusilli, le pennucce o gli spaghettoni. Il mondo di Benedetto Cavalieri offre un’infinità di formati e di linee per cui siamo certi che avrai l’imbarazzo della scelta. Sono ideali per i pranzi della quotidianità oppure da abbinare con conserve pregiate in un bel cesto natalizio. Vedrai che figurone!