Trasporti e Brexit: cosa cambia - - Look Out News

Trasporti e Brexit: cosa cambia

Trasporti e Brexit: quali saranno le conseguenze della Brexit nel settore dei trasporti? Quali gli impatti sugli scambi commerciali? Questo post vuole fare chiarezza sulla situazione che si prospetta nei prossimi anni per quanto riguarda le spedizioni a Londra e in Inghilterra.

Cominciamo col dire che a livello di tassazione il Regno Unito non dovrà più sottostare alle direttive europee, soprattutto in tema di libera circolazione delle merci. Questo potrebbe portare ad un aumento dei prezzi di importazione ed esportazione dei beni da e verso il Regno Unito e, di conseguenza, anche ad un aumento delle spese di spedizione.

Alcuni dati e previsioni sui trasporti Italia-Gran Bretagna

Ad oggi l’Italia vende ogni anno in Gran Bretagna beni e servizi per un totale di oltre 24 miliardi di euro e questa cifra rappresenta il 5% dell’export nazionale. Sempre in questo momento le spedizioni da e verso la Gran Bretagna procedono regolarmente dato che non sono ancora intervenuti i cambiamenti giuridici conseguenti alla Brexit. Sarà tuttavia interessante monitorare il processo.

Il processo per l’uscita dall’Unione Europea iniziato lo scorso 27 marzo durerà, infatti, due anni e si prevedono due diversi scenari:

  • la “hard Brexit” ovvero la rottura totale con l’Unione Europea;
  • la “soft Brexit”, per cui Londra accederebbe a parte del mercato unico su un modello commerciale simile a quello adottato dalla Svizzera.

Al momento, tuttavia, non è ancora possibile fare previsioni su come cambierà il sistema di trasporti tra Italia e Gran Bretagna con la Brexit, almeno fino a quando non saranno portati a termine i negoziati di uscita del Paese dall’Unione Europea. L’attuale svalutazione della sterlina e la perdita del potere di acquisto dei britannici potrebbe portare alla diminuzione dei flussi delle merci tra la Gran Bretagna e il continente.

Inoltre, potrebbero entrare in vigore controlli doganali più rigidi e maggiori controlli sulla circolazione dei veicoli e delle merci, compresa la regolamentazione del cabotaggio e una nuova legislazione sui pesi e le dimensioni consentite per i pacchi.

Tuttavia, ci teniamo a ricordare che ad oggi la Brexit non ha influito sulle transazioni commerciali da e verso l’Italia.

Trasporti e Brexit: cosa cambia davvero per la spedizione delle merci

Le conseguenze più importanti della Brexit sui trasporti e sulla spedizione delle merci riguardano innanzitutto le nuove procedure per la gestione dell’import ed export. Ad esempio, i privati che acquistano prodotti alimentari e abbigliamento in Italia pur vivendo in Inghilterra potrebbero avere, in uno scenario futuro post Brexit, maggiori difficoltà.

Quando non sarà più membro dell’Unione Europea, il Regno Unito sarà visto da chi deve spedire a Londra con corriere una destinazione extra comunitaria, con un aumento dei costi di spedizione. Viene anche meno il patto di libero scambio delle merci e le nuove direttive potrebbero comprendere costi più alti, pagamento di dazi, controlli più serrati e limitazioni all’introduzione delle merci.

Molto probabilmente verrà istituita una dogana, dove ogni pacco in entrata e in uscita dalla Gran Bretagna sarà sottoposto a precisi controlli. Le conseguenze ricadono anche sui tempi di consegna, che dalle 48-72 ore attuali potrebbero allungarsi di un giorno lavorativo.

Si complicano anche le procedure per transitare in dogana, con la richiesta di ulteriori documenti di accompagnamento oltre alla semplice etichetta di spedizione. Un esempio? La dichiarazione di libera esportazione e la fattura pro forma. Tutto questo renderà le spedizioni di pacchi a Londra e in Inghilterra più lunghe e complesse, ma anche più costose, come prevediamo noi di Spedire Subito.

La Brexit nasce, inoltre, per rafforzare il potere economico e politico del Regno Unito e nulla impedisce al governo inglese di farlo a discapito degli altri stati, nella volontà di fare da soli.

Conclusioni

Nell’attualità, parlando di trasporti e Brexit, l’unica cosa sicura è che Londra e l’Unione Europea hanno ben 11 mesi di tempo con contrattare i termini dell’accordo. Nel mentre, la spedizione con corriere a Londra continuerà ad essere gestita come avviene oggi e nulla cambia nel settore del trasporto merci.

Link partner: autowin88 vegasslot77 mantra88 ligasedayu warungtoto luxury138 luxury777 bos88 bro138 sky77 roma77 zeus138 batman138 dolar138 gas138 ligaciputra indobet rtp live zeus luxury333 sbobet